Destinazione d’uso di un immobile: ecco tutto quello che dovresti sapere!

destinazione d'uso di un immobile

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Samuele Mardegan
Sono un agente immobiliare dal 2017, ma non ho sempre fatto questo. Negli anni precedenti ho potuto lavorare in diverse realtà a contatto con le persone che mi hanno permesso di sviluppare l'empatia, una caratteristica molto importante per fare questo lavoro.

La destinazione d’uso di un immobile è un aspetto fondamentale da conoscere, sia in fase di acquisto che di ristrutturazione o vendita. Definisce la funzione legale dell’edificio e determina quali attività possono essere svolte al suo interno. Cambiare la destinazione d’uso, inoltre, richiede specifiche autorizzazioni e può avere importanti implicazioni fiscali e urbanistiche. In questo articolo ti parlerò ampiamente di cos’è, di quali possono essere le destinazioni d’uso, del procedimento per cambiarle e di cosa questo processo implica. Continua a leggere per saperne di più!

Cos’è la destinazione d’uso di un immobile?

La destinazione d’uso di un immobile indica la funzione per cui è stato progettato e autorizzato dal punto di vista urbanistico e catastale. Ogni edificio o unità immobiliare è registrato in catasto con una specifica destinazione d’uso, che deve essere rispettata per evitare sanzioni. Ad esempio, un immobile accatastato come abitazione non può essere utilizzato come negozio senza una modifica della destinazione d’uso.

Questa classificazione è importante perché incide su fattori come le imposte, le normative edilizie e le possibilità di utilizzo dell’immobile. Le destinazioni d’uso principali sono definite dal D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia) e suddivise in diverse categorie.

Le principali categorie catastali di destinazione d’uso

valore catastale
Foto di Pedro Miranda

Qui di seguito ora farò per te una carrellata di categorie catastali di destinazione d’uso che un immobile può avere per darti una panoramica completa.

Destinazione d’uso residenziale

Gli immobili a destinazione d’uso residenziale sono quelli destinati ad abitazione privata. Possono essere appartamenti, ville, case indipendenti o condomini. Questa categoria include sia abitazioni di lusso che di edilizia economica e popolare.

Le abitazioni residenziali devono rispettare specifiche normative urbanistiche, come i requisiti minimi di illuminazione e ventilazione. Inoltre, godono di agevolazioni fiscali in caso di acquisto prima casa e di bonus edilizi per ristrutturazioni. È importante verificare la destinazione d’uso prima di acquistare un immobile da adibire ad abitazione, specialmente se in precedenza aveva un altro utilizzo.

Destinazione d’uso commerciale

Gli immobili con destinazione d’uso commerciale comprendono negozi, supermercati, ristoranti e tutte le attività destinate alla vendita di beni e servizi al pubblico. Questa categoria è soggetta a regolamenti specifici, come le norme sugli impianti elettrici e di sicurezza, oltre a requisiti urbanistici che variano da comune a comune.

Chi intende avviare un’attività commerciale deve accertarsi che l’immobile abbia già questa destinazione d’uso o, in caso contrario, richiedere una variazione. Inoltre, gli immobili commerciali sono spesso soggetti a tassazioni più elevate rispetto a quelli residenziali, sia per quanto riguarda IMU che TARI.

Destinazione d’uso industriale/artigianale

Gli edifici con destinazione d’uso industriale o artigianale sono utilizzati per attività produttive, manifatturiere o di trasformazione. Rientrano in questa categoria capannoni, laboratori e officine.

Questi immobili devono rispettare normative rigide in termini di sicurezza sul lavoro, impatto ambientale e rispetto delle emissioni. Inoltre, in alcune aree urbane possono essere previsti incentivi per la riconversione di edifici industriali dismessi in nuove destinazioni d’uso.

Destinazione d’uso direzionale/uffici

Gli immobili a destinazione direzionale sono utilizzati per attività amministrative e uffici. Possono includere sedi di aziende, studi professionali e coworking. Questi edifici devono rispettare requisiti come accessibilità, sicurezza e spazi adeguati per il personale.

Un immobile destinato a ufficio può essere convertito in abitazione solo se vengono soddisfatti i parametri urbanistici e le normative comunali. Inoltre, la tassazione per gli immobili direzionali è spesso più elevata rispetto a quelli residenziali.

Destinazione d’uso agricola

Gli immobili con destinazione agricola comprendono terreni, cascine, stalle e fabbricati rurali destinati alla produzione agricola e all’allevamento. Questi immobili godono di agevolazioni fiscali se utilizzati da imprenditori agricoli professionali.

Cambiare la destinazione d’uso di un immobile agricolo può essere complesso, poiché spesso i vincoli ambientali e paesaggistici limitano le possibilità di trasformazione in edifici residenziali o commerciali.

Come cambiare la destinazione d’uso di un immobile

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Foto di Tierra Mallorca

È arrivato il momento di parlarne: come si cambia la destinazione d’uso di un immobile? Si tratta di un processo che richiede il rispetto di una serie di passaggi amministrativi e tecnici. Ecco come procedere nel pratico.

Verificare la fattibilità della modifica

Prima di procedere con la richiesta di cambio destinazione d’uso, è necessario verificare che la trasformazione sia consentita dal Piano Regolatore del Comune. Alcuni immobili possono essere soggetti a vincoli paesaggistici, storici o ambientali che ne limitano la modifica.

Un tecnico abilitato, come un architetto o un geometra, può eseguire un’analisi preliminare per determinare se il cambio è possibile e quali eventuali restrizioni devono essere considerate.

Presentare una pratica edilizia

Se il cambio di destinazione d’uso è consentito, il passo successivo è la presentazione di una pratica edilizia al Comune. A seconda della complessità del cambio, potrebbe essere necessaria una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o un Permesso di Costruire.

Nel caso in cui la modifica richieda interventi strutturali, come la modifica della distribuzione degli spazi interni o il rifacimento di impianti, potrebbe essere richiesta una pratica edilizia più complessa.

Aggiornare la documentazione catastale

Dopo l’approvazione del Comune, è necessario aggiornare la destinazione d’uso presso il Catasto. Questo passaggio avviene tramite un tecnico abilitato, che presenterà la variazione catastale tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate.

L’aggiornamento catastale è fondamentale per evitare problemi fiscali e garantire la corretta classificazione dell’immobile agli occhi della legge.

Pagare eventuali oneri

Il cambio di destinazione d’uso, inoltre, può comportare il pagamento di oneri di urbanizzazione e contributi al Comune. Questi costi variano in base al tipo di trasformazione e alla zona in cui si trova l’immobile.

È importante considerare questi costi nel budget complessivo della trasformazione, in modo da evitare sorprese economiche nel corso del procedimento.

Esempi di cambio destinazione d’uso

affittare con cedolare secca
Foto di MOHD HASRUL NIZAM BIN SABANI

Il cambio di destinazione d’uso può riguardare molte situazioni diverse, a seconda delle esigenze del proprietario e delle opportunità di mercato. Ecco alcuni esempi comuni:

  • Da commerciale a residenziale: un ex negozio al piano terra viene trasformato in un loft abitabile. Questa operazione è frequente nei centri storici, dove gli spazi commerciali non più redditizi vengono riconvertiti in abitazioni.
  • Da industriale a commerciale: un capannone dismesso viene ristrutturato per diventare un centro commerciale o uno showroom. Questo tipo di conversione è comune nelle zone periferiche delle città in espansione.
  • Da agricolo a residenziale: una cascina o un fabbricato rurale viene trasformato in un agriturismo o in una casa privata. In questi casi, bisogna fare attenzione ai vincoli paesaggistici e ambientali.
  • Da residenziale a turistico: un appartamento viene trasformato in una struttura ricettiva, come un B&B o un affittacamere. Questo è un cambio sempre più diffuso nelle città turistiche.

In conclusione: cosa possiamo dire sulla destinazione d’uso di un immobile?

La destinazione d’uso di un immobile è un elemento chiave nella gestione di un bene immobiliare, con implicazioni legali, fiscali e urbanistiche. Prima di acquistare o modificare un immobile, è essenziale conoscerla e capire quali sono le possibilità di variazione.

Se hai dubbi sulla destinazione d’uso del tuo immobile o vuoi sapere se è possibile modificarla, contattami per una consulenza personalizzata!

Immagine in evidenza da freepik

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