Concessioni edilizie: tutto quello che devi sapere

concessioni edilizie

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Samuele Mardegan
Sono un agente immobiliare dal 2017, ma non ho sempre fatto questo. Negli anni precedenti ho potuto lavorare in diverse realtà a contatto con le persone che mi hanno permesso di sviluppare l'empatia, una caratteristica molto importante per fare questo lavoro.

Sei interessato alla costruzione di un nuovo edificio, ad apportare qualche modifica o avviare una vera e propria ristrutturazione? Allora non puoi non sapere cosa sono e l’importanza che hanno le famose concessioni edilizie. Sostitute delle vecchie licenze edilizie e, a loro volta, sostituite dai permessi di costruire, queste rappresentano il diritto di edificare su una porzione di territorio. Se desideri saperne di più su questo tema sei arrivato nel posto giusto! Continua a leggere articolo e troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno!

Ho preparato anche un video per te sull’argomento: guardalo ora!

Le concessioni edilizie: cosa c’è da sapere?

sanatoria

La normativa sulle concessioni edilizie è stata, nel corso degli anni, oggetto di molte modifiche. In un primo momento, infatti, il diritto a edificare veniva subordinato ad uno specifico provvedimento concessorio della pubblica amministrazione competente in materia. Nel 2001, con l’introduzione del Testo Unico dell’edilizia, le concessioni edilizie vennero definitivamente sostituite dai permessi di costruire. Non perdiamo altro tempo e vediamo quali sono le cose fondamentali da sapere su questo argomento. 

Quando deve essere richiesto il permesso di costruire

Innanzitutto, devi sapere che ci sono dei casi in cui la richiesta per il permesso di costruire risulta obbligatoria. Questo vale per tutte le opere di nuova edilizia, ossia edifici e costruzioni realizzate a partire da zero, e per le ristrutturazioni. Queste comprendono la modifica della sagoma dell’edificio in oggetto, la generazione di un organismo edilizio differente e, inoltre, tutti gli interventi urbanistici di grande impatto. Non sono soggetti a questo obbligo, invece, i lavori volti alla rimozione di barriere architettoniche, all’installazione di pannelli fotovoltaici e alla costruzione di allestimenti mobili. Per questi, infatti, è sufficiente la cosiddetta SCIA, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività. 

Quali sono i costi di una concessione edilizia

tassi dei mutui

Ti sarà utile sapere che la richiesta del permesso di costruire prevede degli oneri di concessione, frutto di contributi urbanistici e di costi di costruzione. Se questi ultimi vengono determinati sulla base delle dimensioni e del tipo di immobile, diverso è per gli oneri urbanistici. Questi, infatti, vengono destinati al Comune e servono per coprire le spese conseguenti alla creazione del nuovo edificio, come infrastrutture e reti idriche ed elettriche. Il pagamento di questi oneri, quindi, è necessario per tutte le realizzazioni che riguardano nuove costruzioni, ristrutturazioni e attività che possono aumentare il carico urbanistico. Eccezione fatta per i lavori che non vanno a modificare la destinazione d’uso o la superficie dell’immobile, ovvero tutti gli interventi di ordinaria manutenzione

Come si richiede una concessione edilizia

Dal momento che le concessioni edilizie vengono rilasciate dall’ufficio comunale di competenza, dovrai, innanzitutto, presentare la domanda allo Sportello Unico per l’Edilizia. Tale domanda dovrà contenere l’attestazione di legittimazione, la dichiarazione di conformità delle opere ed eventuali elaborati progettuali. Una volta effettuata la richiesta, l’amministrazione ha 90 giorni per accoglierla o rifiutarla. Nel caso in cui siano necessarie eventuali integrazioni o modifiche, avrai 15 giorni di tempo per provvedere a tale richiesta. A questo punto, se entro i termini l’amministrazione non dovesse esprimersi, varrà la regola del silenzio assenso e il permesso di costruire si intenderà rilasciato.

Che validità ha un permesso di costruire

L’effettiva durata delle concessioni edilizie è indicata sul provvedimento stesso e coincide con la data di inizio dei lavori. Attenzione però! Questi dovranno partire entro un anno dal rilascio del permesso, dandone comunicazione al competente ufficio. La data di conclusione dei lavori, invece, deve ricadere massimo entro i tre anni successivi all’inizio degli stessi e dev’essere anch’essa comunicata. Ma cosa succede se il permesso decade e l’opera non è stata completata? Per la parte di lavori non ancora eseguita, potrai richiedere la proroga prima della scadenza del termine. Salvo questo caso, per le opere non realizzate è possibile richiedere una nuova concessione edilizia, sul quale saranno, ovviamente, ricalcolati gli oneri di costruzione.

C’è un’altra cosa importante che voglio farti presente, ovvero il caso delle varianti in corso d’opera. Nel caso in cui il progetto venga modificato durante lo svolgimento dei lavori, ricorda che questo non modifica i termini per la fine dell’opera. Quindi, occhio alle scadenze!

Il tema sulle concessioni edilizie ti è più chiaro ma desideri comunque essere affiancato da un professionista del settore? Allora non esitare a contattarmi: sarò felice di poterti offrire il supporto di cui hai bisogno!

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