Con l’obiettivo di semplificare le norme edilizie e facilitare l’accesso alla proprietà immobiliare, il Decreto Salvacasa, promosso da Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato recentemente convertito in legge. Si ha, così, la nuova Legge Salva Casa. Questa normativa introduce una serie di importanti modifiche al panorama edilizio italiano. Questa offre opportunità significative per proprietari, acquirenti e operatori del settore immobiliare. In questo articolo ti parlerò nel dettaglio di cosa prevede la legge, quali sono le principali novità e come queste potrebbero influenzare il mercato immobiliare. Continua a leggere per scoprirle tutte!
Che cosa prevede la nuova Legge Salva Casa?
La Legge Salva Casa introduce una serie di semplificazioni normative che mirano a snellire le procedure edilizie. Queste rendono più facile e accessibile l’adeguamento e la certificazione degli immobili. Qui di seguito te le illustro una per una.
Semplificazione delle autorizzazioni per interventi edilizi
Una delle modifiche più rilevanti introdotte dalla Legge Salva Casa riguarda la semplificazione delle procedure di accertamento di conformità. In passato, per sanare le irregolarità edilizie, era necessario rispettare il principio della “doppia conformità”. Questo significava che le modifiche effettuate dovevano essere conformi sia alle normative edilizie e urbanistiche in vigore al momento della costruzione, sia a quelle in vigore al momento della richiesta di sanatoria. Con il Decreto Salvacasa, questo principio viene superato: sarà sufficiente che l’intervento sia conforme alle norme urbanistiche attuali e che rispetti le normative edilizie in vigore all’epoca della costruzione. In altre parole, non sarà più necessario adeguare l’immobile alle nuove normative, riducendo così il carico burocratico per i proprietari. La legge estende inoltre la possibilità di sanare non solo le piccole irregolarità, ma anche quelle più significative, come le variazioni essenziali definite dal Testo Unico dell’Edilizia.
Aumento dei limiti di tolleranza per le difformità edilizie

Un altro aspetto cruciale della Legge Salva Casa riguarda l’aumento dei limiti entro i quali le difformità edilizie non vengono considerate abusi. Prima della nuova normativa, le tolleranze costruttive erano fissate al 2% della superficie dell’immobile per tutti gli edifici. Questo significava che qualsiasi difformità superiore al 2% doveva essere sanata tramite procedure spesso lunghe e costose. Ora, grazie al Decreto Salvacasa, queste soglie sono state aumentate, rendendo più semplice la gestione delle difformità esistenti. Tuttavia, è importante notare che queste modifiche si applicano solo alle difformità già esistenti al 24 maggio scorso, data di entrata in vigore del decreto.
Ampliamento degli interventi di edilizia libera
La Legge Salva Casa include anche un’importante novità riguardante gli interventi di edilizia libera. Si tratta di quegli interventi che possono essere realizzati senza la necessità di ottenere specifiche autorizzazioni. Tra questi, rientra ora l’installazione di pompe di calore fino a 12 kilowatt e delle vetrate panoramiche rimovibili, che possono essere utilizzate per chiudere porticati o verande, purché non abbiano un impatto visivo eccessivo.
Inoltre, rientrano tra gli interventi di edilizia libera anche l’installazione di tende, pergole o gazebo semi-stabili, che spesso vengono utilizzati per chiudere le verande. Queste semplificazioni rendono più facile per i proprietari migliorare e valorizzare le proprie proprietà, senza dover affrontare lunghe e complicate procedure burocratiche.
Semplificazione delle procedure per il cambio di destinazione d’uso
Un altro punto chiave del Decreto Salvacasa è la semplificazione delle procedure per ottenere il cambio di destinazione d’uso di un immobile. Con le nuove disposizioni, sarà molto più semplice trasformare, ad esempio, una casa privata in una struttura ricettiva, un aspetto particolarmente rilevante per chi intende avviare un’attività nel settore turistico.
Per ottenere il cambio di destinazione d’uso sarà sufficiente presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), un documento che permette alle imprese di comunicare al Comune l’avvio, il cambiamento o la cessazione di un’attività produttiva.
Riduzione dei limiti dimensionali per l’abitabilità

Infine, la Legge Salva Casa introduce una modifica significativa ai requisiti dimensionali per l’abitabilità di un immobile. In precedenza, un immobile doveva avere un’altezza minima di 2,7 metri e una superficie di almeno 28 metri quadrati per essere considerato abitabile. Con la nuova legge, questi requisiti sono stati ridotti: ora è possibile certificare l’abitabilità di un immobile con un’altezza minima di 2,4 metri e una metratura di almeno 20 metri quadrati. Questa modifica rende abitabili e commercializzabili anche immobili piccolissimi, che prima non potevano neppure essere classificati come monolocali. Tuttavia, la legge stabilisce alcune condizioni minime che devono comunque essere rispettate, come la luminosità e l’aerazione, per garantire che gli immobili siano comunque vivibili.
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Foto in evidenza di Jakub Żerdzicki